Frattura Vertebra Lombare

Il tratto lombare: anatomia e fisiologia

Il tratto lombare è un segmento della colonna vertebrale, interposto fra osso sacro, inferiormente, e tratto dorsale, superiormente.

È costituito di 5 vertebre che nei referti clinici vengono abbreviate con il nome di L1, L2, L3, L4, L5 (“L” sta per Lombare).

Nel caso delle fratture le vertebre più colpite sono le prime due.

Le fratture delle vertebre del tratto lombare

I meccanismi che portano alla lesione delle vertebre lombari sono vari e qui di seguito ti verranno elencati quelli più frequenti:

  • Traumi indiretti: riguardano soprattutto il sesso maschile tra i 40 e i 50 anni, e sono provocati da traumi che portano a una iperflessione del tratto lombare, come una brusca caduta sui piedi o sulle natiche, in cui il corpo vertebrale che si trova nella massima zona di curvatura si lesiona per eccessiva compressione. In alcune di queste lesioni, se si verifica la dislocazione dal segmento vertebrale sottostante o sovrastante, può associarsi anche la lussazione (condizione nota come “frattura-lussazione vertebrale lombare”) che può comprimere/lesionare il midollo spinale;
  • Crolli osteoporotici: interessano principalmente il sesso femminile che è più soggetto alla condizione osteoporotica. Si tratta di lesioni ossee che non sono associate a un trauma particolare, ma al “crollo” del corpo vertebrale causato da una eccessiva debolezza di struttura dato dall’osteoporosi.
  • Traumi diretti: come il caso degli incidenti stradali tra i motociclisti i colpi di arma da fuoco o impatti violenti con oggetti molto duri e resistenti.

Come sono classificate le fratture lombari?

Esistono moltissime tipologie di classifiche, nel corso di questo articolo abbiamo scelto di riportarti la classificazione che include un aspetto prognostico anche in funzione di danni ai dischi intervertebrali adiacenti alla vertebra interessata:

fratture del corpo vertebrale:

  • fratture discoarticolari: la lesione è limitata al disco intervertebrale e alla superficie osteocartiaginea;
  • fratture somatiche: la lesione è limitata al corpo vertebrale;
  • fratture discosomatiche: la lesione interessa sia il corpo che il disco;

fratture dell’arco vertebrale, a seconda del punto dell’arco vertebrale che viene lesionato si dividono in:

  • fratture apofisarie
  • fratture degli istimi
  • fratture delle lamine
  • fratture dei peduncoli

fratture del corpo e dell’arco vertebrale, dette anche fratture totali:

  • fratture senza lussazione
  • fratture con lussazione, con rischio di lesione midollare

Ad ogni tipologia di frattura si ha una prognosi differente, che varia dal semplice stare fermi al letto in attesa che si calcifichi la lesione ossea al ricovero in un centro neurologico specializzato.

Come si curano le fratture vertebrali lombari?

Le fratture del tratto lombare si curano con un’immobilizzazione per un periodo che oscilla tra i 20 e i 90 giorni, a cui segue il ciclo fisioterapico.

Nei casi più gravi la frattura è sintetizzata con un intervento chirurgico.

In questo paragrafo parleremo delle diverse tempistiche di immobilizzazione in base al tipo di frattura, nel paragrafo successivo approfondiremo il percorso fisioterapico.

Il primo aspetto fondamentale riguardo le tempistiche di guarigione è l’interessamento o meno del midollo spinale.
In questo articolo porremo il nostro focus nelle fratture amieliche (senza compromissione midollare) dove il percorso terapeutico varia in base alla localizzazione della lesione anatomica.

Ad esempio per:

  • Fratture del corpo vertebrale si procede con una riduzione chirurgica della frattura solo nei casi di schiacciamento notevole, altrimenti basta un’immobilizzazione con un corsetto gessato per un periodo di circa 30 giorni da trascorrere a letto, in modo che la colonna non sia soggetta a carico. Dopo segue un periodo di circa due mesi in cui il paziente può iniziare a camminare, essendo supportato da un busto rigido. Nel caso si trattasse di una frattura lieve si può optare per l’utilizzo del busto rigido per circa 3 mesi, senza che sia necessario il periodo di allettamento. A seguito di questo periodo segue la Fisioterapia dove si esegue fondamentalmente la rieducazione motoria, al fine di “rieducare” il paziente all’esecuzione di un corretto movimento.
  • Fratture discoarticolari: sono trattate con un’immobilizzazione con busto rigido o gessato per poco più di un mese, a cui segui il ciclo fisioterapico;
  • Fratture totali: è importante che vi sia un’immobilizzazione con un busto gessato per un periodo di circa 90 giorni, a cui segue il ciclo fisioterapico. Talvolta si sceglie di stabilizzare con un intervento chirurgico per essere sicuri che non vi siano spostamenti nel periodo di “immobilizazione”. A seguito di questo periodo è fondamentale il percorso fisioterapico.

Costola incrinata

Nel caso di traumi che hanno colpito le vertebre lombari si può presentare anche una condizione patologica di "costola incrinata". Si tratta di una lesione costale di modesta entità e non di una vera e propria frattura.

Come detto la costola incrinata può essere una conseguenza di cadute, lesioni sportive, incidenti automobilistici, lesioni da schiacciamento o aggressioni.

Le persone con osteoporosi possono incrinare o addirittura fratturare una costola con un episodio di tosse violenta. Il trauma alle costole o al torace può anche causare lesioni ai tessuti molli che coinvolgono i muscoli e la cartilagine. Ad esempio, una forte torsione o tosse può sforzare o tirare i muscoli intercostali, il che consente la flessibilità della gabbia toracica.

Trattamento

I medici non trattano le costole incrinate o rotte allo stesso modo di un braccio o una gamba , è ovvio il perché, le ossa delle costole non possono essere gessate.

Guariscono da sole con riposo e immobilità. Tuttavia, in circostanze speciali, come quando ci sono fratture multiple o rotture nella gabbia toracica, i medici raccomandano un intervento chirurgico.

Se il dolore è grave una persona potrebbe non essere in grado di respirare , ciò può causare un accumulo di muco nei polmoni.

I modi per trattare le costole incrinate e fratturate includono:

  • applicazione di ghiaccio avvolto in un panno per aiutare a ridurre l' infiammazione
  • somministrazione di antidolorifici da banco e farmaci anti-infiammatori
  • riposo, evitare qualsiasi attività che può peggiorare il dolore
  • si può provare ad allungare delicatamente i muscoli delle spalle e della parete toracica, ma è importante evitare movimenti che peggiorano il dolore.

Di solito, le lesioni alle costole guariscono da sole. Le costole incrinate e rotte guariscono in modo simile e in genere migliorano entro 3-6 settimane . Se una persona non si sente meglio in poche settimane, dovrebbe contattare il proprio medico che potrebbe richiedere ulteriori esami.

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